PSYCHOKRIMINAL KARNIVAL - Leoncavallo - Milano 04/03/06

C'
era una volta un collettivo di nome Otolab.e c'è ancora oggi, in piena forma, a Milano nel 2001 giovani provenienti da ambienti della grafica, musica, design, videoarte intraprendono un progetto comune, sulla strada raccoglieranno altri nomadi del mondo audio video, persone e idee in continuo movimento.

Negli anni partecipano a numerose manifestazioni, festivals, mostre, installazioni dove l'integrazione video e audio vivono momenti di scambio, si compenetrano e si completano.

Dalle Università ai Centri Sociali Autogestiti, dalle Gallerie alle Mostre di Arte Contemporanea, sabato 04 marzo 2006 occupano un ampia area dello Spazio Pubblico Autogestito "Leoncavallo" di Milano, su una larga console alternano dj sets in un crescendo di Techno ed Electro, di qualità pregiata.

E' uno dei tanti carnevali, "PsychoKriminal Karnival", serata preparativa in risposta ai giocolieri di governo, ai clown della Repubblica senza numeri, sarà la Seconda? La Terza? La Quarta? Innestano marce ridotte e arrancano tra decreti e condoni per frenare sul limitare di un baratro giudiziario. Faranno Storia, son personaggi da fumetto.

Un ballo in maschera del proibizionismo, a cui qualcuno risponderà con una Street Parade sabato 11 marzo a Roma, la serata è invece una danza diffusa in 7 aree..

Quanto alla sala principale credo di non aver nulla da aggiungere, se lo Psyparty del Capodanno 2005 rappresentava l'esordio sia dei voli pindarici della mia fantasia che dell'idea di rappresentare le serate con testo e grafica, per amplificare il potenziale immaginativo, in seguito ho assistito ad un ripetersi di formule che vedono la scena Trance derivare pericolosamnte verso la linearità di un suono dark più appiattito, meno cerebrale e con silenzi fra le tracce che spengono la tensione. Scenografia sempre ottima ma conforme ad un modello, cambi di rotta sarebbero efficaci prima dell'avvistamento degli scogli.

Altrove è pure carino però Otolab richiede una presentazione, tra dance e chiacchiere si sosta nel loro denso micro-ambiente.

Il video è un orchestra suonata con "un tutti all'unisono", sono in quattro pensierosi sul da farsi, fino a che trovano una sintonia mediata da un V4 che sovrappone le loro intuizioni..... Dies_ (anche in Echran), xo00 manipolatore del sito web e mia chiave di accesso a Otolab, Massi l'obiquitario e Bertram che riscrive il Kodice grafico.

Al centro RZL, dingdongmusic, non so come l'hanno battezzato, ex otolab qui pensieroso, in realtà è tra coloro a cui le batterie nno si scaricano mai...

Nella buia sala la presenza dei tre schermi è dominante, è una manifestazione grafica fredda, rigida, algida, virtuale, tecnologica, la potresti osservare a volte sul fondo del congelatore di casa,

affiancamento e passaggio di testimone per Mentos, l'uomo che fa massa critica, con un bagaglio pesante proveniente da un manicomio del nord est lombardo, quando l'ardkore tirava la volata agli psichiatri del 2000.

La mancanza di un cavalletto deceduto nella precedente missione, in quell'assalto tutto giallo nei fondali reali di Doom, non consente messe a fuoco, rifletterà le immagini spesso prive di una consistenza reale, di forma definita, piuttosto complesse elaborazioni digitali che viaggiano lungo grovigli di cavi per riaffiorare in superficie

Se proprio mosso deve essere allora che lo sia nell'espressione che più sento propria, dipingere con la luce..

Massi è un altro da pronto intervento se mai trovassero un groove in fin di vita, sono numerosi i set dove l'ho trovato dietro ad un laptop o ad una console.

Unica concessione al buio che si inghiotte l'area di fronte agli schermi è il flash intermittente di un Tonylight, un uomo che darebbe vita e colore anche alle più fredde spelonche, colui che in una baita-laboratorio di Porta Venezia si ingegna e risponde caricandosi in spalla una strobo, per il ruolo illuminante e luminoso che porta in Otolab dovrebbe guidare una papamobile.

Ad elevare il calore della fase terminale della notte Domenico, in arte Zerosinapsi, pare stralunato, in realtà è solo quell'effetto di immediatezza che si ritrova nei documentari di Piero Angela, dove l'animale notturno si ritrova scoperto dal cacciatore fotografico.. non era l'Alba dei Morti Viventi, si spiega da sé il mio rifiuto all'uso del flash, salvo quando gli eventi lo richiedono.. sarà vero?

Mi perdonino altri presenti, forse non li ho incontrati, vago spesso altrove, in cerca di qualche altro stimolo per ricostruire la Notte.

OTOLAB (andando alla sezione downloads, quindi video\recharge.mov per un assaggio).

Leoncavallo

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