LP The Morlocks - Emerge (Area Pirata, 1985/2008)

Leighton Koizumi fu uno dei personaggi chiave della transizione dal garage americano primordiale al garage-punk lurido e rumoroso che avrebbe poi preso il largo nel corso dei 90s. I Morlocks in questo disco uscito nel 1985 per Midnight Records diedero alle vecchie istanze sixties nuova linfa e orizzonti, chitarre potenti che sembravano avere nel loro incedere un senso di arcano e soprannaturale, ipnotismo rinforzato dalla base ritmica e dal cantato di Koizumi in veste di gran stregone sguaiato. Dato per disperso alla fine degli 80s (si riteneva fosse morto per overdose) il cantante di origine giapponese rispuntò fuori in questi ultimi anni come se nulla fosse successo, dando alle luce una collaborazione con i nostrani Tito&Brainsuckers. La pisana AreaPirata di fa carico di ristampare in lp e cd "Emerge", otto pezzi scolpiti in un garage-punk dove sixties, Stooges e Pussy Galore si mescolano dando vita a una magia sonora del rock, che se pur in diverse modalità, all'epoca fu forse riscontrabile solo in Cramps, Gun Club e pochi altri. Una ventina di minuti ai quali abbandonarsi, racchiuse da due killer-tracks come "By my side" o la conclusiva "One way ticket", un rumoroso e cupo cammino che ci conduce inesorabilmente verso gli abissi di noi stessi. Lì in mezzo tra le altre, sfilano la tribalità fragorosa di "In the cellar", poi ancora, cambi di marcia e battiti da fabbro, col suo riff strafottente la classicona "Born loser", e la porta del tempo sull'arcobaleno frastagliato verso i 60s di "It don't take much". Un'emozionante pietra miliare alla quale un'intera scena deve moltissimo.

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