THE LAST HIPPIE STANDING "Goa is not a place - Goa is a state of mind!" - a documentary by Marcus Robbin

Ho da poco preso visione di un DVD acquistato in un negozio specializzato in Psy Trance, a Berlino, “The Last Hippie Standing, realizzato da “Tangiji film” in lingua inglese, con i soli sottotitoli in tedesco.
Un documento della durata di tre quarti d’ora, con un bonus di 15 minuti, un racconto in forma di interviste frammentate da riprese nella regione di Goa, India.
Il documentario presenta la realtà di Goa, come appare dal titolo con un taglio volto a far emergere i tratti della cultura Hippie nella Goa Trance, che si tende invece associare spesso alla musica Psy Trance di tradizione europea.
All’arrivo l’intervistatore si intrattiene con i locali o turisti, queste persone hanno una vaga idea di cosa significhi hippie, quelli che sanno parlano di persone che organizzano feste musicali, oltre il fiume.

La musica introduttiva è più acustica, apre con sitar. Fino alla chitarra sulla spiaggia. Giunti sul luogo ecco rivelarsi la diversa cultura che ha messo radici a Goa, partono brani elettronici di trance e la gente comincia a ballare. Sono tutti spezzoni di interviste, parte agli abitanti indiani parte ai neohippies. Gli abitanti sembrano pure contrari a quella comunità, sembrano aver preso possesso di una parte dell’isola, portando la loro cultura senza integrazione, non è apprezzato lo stile di vita, l’uso delle droghe.
Il motto “Peace, Love and Freedom” è dichiarato e traspare continuamente dalle immagini, lontano dalla nostra civiltà ed in una piccola comunità pare possibile.
Sembrano a tratti personaggi che vivono secondo un “Utopia” di Moro, o l’isola di Taprobana del Genovese di Campanella.

Diciamo che una certa estetica è la medesima che si ritrova in certi festival inglesi, certamente non commerciali, vicini alla cultura dei travellers, una delle differenze è che gli inglesi non stanno tutti nudi sulla spiaggia.
Quel che si trovava arrivando glielo si legge negli occhi a Cleo Odzer, immaginandola un po’ Patty Pravo, un po’ Cicciolina, nessuna voglia di lavorare, di famiglia ricca, rimasta orfana a 16 anni partì in autobus da Atene diretta a Goa senza nemmeno sapere del posto se non che ci fossero dei “Freaks”.
Intervista a Goa Gil, pare di vedere un santone in dreadlock e barba, a 14 anni a San Francisco nel ’65, in piena “High Asbury”, quando quella magia se ne va nel ’69, parte. Quando arrivò c’era solo la foresta, la spiaggia, due autobus al giorno dalla città, niente elettricità..
Feste che duravano 15 giorni, il senso di una grande famiglia…….pare proprio di stare nei nostri condomini.

Quello che sembra il Sindaco della zona lamenta il fatto che c’è già abbastanza povertà, vogliono turisti che spendano soldi, non gente che vive di nulla…ebbravo.. ha imparato bene la lezione dai colonizzatori che hanno sottomesso intere culture…
Gli uccelli, il tramonto, il mare, la gioia, l’amore, sembrano tutti felici……è proprio vero? Stiamo sbagliando tutto allora… e si sono inventati pure la Goa…. Questo è l’aspetto che trovo più sorprendente da parte di una cultura che sembra apparentemente trasparente alle influenze dell’Occidente industrializzato..
Bravi… dobbiamo molto a questi santoni nati in mezzo ai tram ed i business man.

E mentre partono vibrazioni sintetiche e il ribollire di un basso che mi è familiare, Goa Gil afferma…”Goa Parties non è come andare in Disco, è un’iniziazione…” Avevo solo letto di questo dj, vederlo mentre parla di Goa Trance pare di assistere ad una lezione di spiritualità orientale….. “Dancing is active meditation..when we dance we go beyond fact, beyond mind, beyond our own individuality, to became One in the divine extasy of Union whit the Cosmic Spirit…… this is the essence of the trance dance experience”.... e il video lo riprende alla console in un club di Berlino… questo uomo ha 54 anni oggi... Drex .. sei vecchio…

Chiude Gil con una dichiarazione sul rifiuto dell’attaccamento alle cose in favore di un loro semplice utilizzo per scoprire il mondo.. un documentario che voleva trattare un genere musicale e finisce per essere un documento su un viaggio con una componente di filosofia orientale… e le loro risate in mezzo alle architetture futuristiche di Berlino stanno a dimostrare che c’è molto buon umore in questo… riprendendo il tedesco Felix Kubin.. “Lo Humor è una forma poetica di filosofia…..”….cazzo, ma hanno tutti ragione qui dentro …. Ed io?

Bonus inclusi:
Il Video del brano Goa incluso, girato da VJ Safary di www.safary.de
Il Trailer del dvd
Un breve passaggio del filosofo Swami William a Berlino
Un’incomprensibile e breve “Indian habits”
Un’ intervista a Dr. John e la sua visione disturbata degli Hippies.

………..
Row, row, row your boat,
gently down the stream,
merrily, merrily, merrily, merrily
life is but a dream.

Ahahahahahahahahaha
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Links:
Goa Gil
Tangiji film con Trailers
Holidays in Goa in India
Specificano pure: “Please note that there are no nude beaches in India and nudity may offend local customs.”

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