Z'ev live @ Die Schachtel - via Tadino, 59 (Milano) - 14/09/07
    Text by Gilly_Sephira - Pics by Drex  
    
    Considero Z'ev  come una delle "leggende" che ancora oggi vivono e sperimentano e che in ogni singola ruga portano un bagaglio di esperienza e di musica davanti al quale non sarebbe abbastanza prostrarsi. 
    Eccolo qui nella nuova sede della Schachtel  (luogo raccomandato per l'ottimo materiale proposto), pronto a dar vita ai suoi strumenti. 
    La sala forse troppo piccola, troppo bianca dà l'incentivo per immaginare d'essere altrove, in una realtà virtuale che si contorce e si inclina con il respiro per poi tornare allo stato naturale - procedimento ciclico; 
    
    
    lo sfruttamento della fisica degli strumenti permette di creare suoni che danno filo da torcere anche a quelli delle macchine; 
    idee e suoni che da sempre esistono e aspettano di essere afferrati e realizzati; 
    risultati senza forme, tutto distorto da risonanze e rifrazioni che penetrano le tempie come bombardamenti della sempreverde guerra interiore; 
    
    
    Suono del fuoco virtuale ora pulsa in un tempio di una montagna, abbandonato dalle parole, perché ormai non hanno più nulla da esprimere, non servono più; 
    la dura lotta che ciò che è limitato è destinato a perdere, benché siano proprio questi limiti a starci così a cuore; 
    la punta di ferro tocca poco la superficie del parallelepipedo in metallo, un tocco per mille suoni, tocco rallentato, suoni che straripano, al pari del colpo sul cristallo a specchio e la conseguente rottura in pezzi non quantificabili, che si rigenerano nel timbro ondeggiante di ogni suono; 
    
    
    ritorno al silenzio che non sa banalmente solo di passato; 
    canne di bamboo in un astrale color muschio scuro; 
    oscurità da tagliare con un coltello da burro, rimangono invisibili i segni come quando si è ciechi; 
    rami invisibili sotto ai nudi e gelati piedi, percorrono la corsa verso il nulla e sembra quasi di sentire voci tra alberi, creati da un pensiero non direzionale; 
    direzione consapevolezza; 
    
    
    inseguimento e respiro affannoso, voci di animali e campane di civiltà in un lontano che non si può collocare in una mappa; 
    nel silenzio solo il vento; 
    silenzio agoniato nella mente, presa a botte dal potere del suono, dolore di spilli per la quiete necessaria. 
    
    
    Z'ev su myspace
    Die Schachtel