SINCRONIE 2007 @ Sala delle Colonne- 
 Museo della Scienza e della Tecnica (MI), 16/10/07
     Text by Gilly Sephira - Pics by Drex 
    
    2007 - Ci si ritrova ancora alle porte di Sincronie, evento annuale milanese ormai noto nell'ambito della musica intelligente  contemporanea e sperimentale. 
    Quest anno, come nel 2005, il concerto ha avuto luogo nella Stanza delle Colonne presso il Museo della Scienza e della Tecnica Leonardo da Vinci con il titolo di ENIGMA MACHINE, enigma come nel test di Turing (da cui in parte hanno preso spunto tematica e performance). 
    La tiratura limitata dei posti a sedere ha fatto si che alcune persone si siano presentate ai cancelli almeno un quarto d'ora prima dell'orario stabilito, l'accoglienza da parte dell'affascinante turbina silenziosa all'ingresso sembra proprio essere un'introduzione pertinente a ciò che si sarebbe vissuto qualche minuto dopo. 
    Nel chiostro attiguo all'atrio era presente una mostra fotografica, ripercorrente scatti di artisti e opere delle varie edizioni della Biennale di Venezia, dal 1948 al 1982 ( Vacanze Intelligenti - arte e artisti nelle foto della Biennale di Venezia  curata da Antonella Greco e Vittorio Sgarbi). 
    200 scatti che accompagnano verso la Sala. 
    
    Ci si ritrova ciechi davanti ad un velo che non fa distinzione tra il chi, il come, il cosa e il quando - i suoni penetrano questi buchi di tulle insieme alla percezione di movimenti umani e di strumenti e benché siano chiari e riescano a innescare il processo emotivo ed immaginativo, l'orecchio mente non riesce a capire quali siano originati da macchine e quali no. 
    La visione dell'occhio è screditata e a volte lasciata da parte, soprattutto nel pezzo del professor Viel in cui l'occhio vede le percussioni "tradizionali", ma vince l'orecchio nella credulità di una fabbrica in funzione. 
    Originale e adatto all'idea della performance è stato il non rivelare quale fosse il programma, il cercare di celare il più possibile il movimento dietro al telo (a volte troppo poco coprente), per far concentrare la persona intera sul suono. Penso che guardare qualcuno suonare e sapere chi è possa destare una sorta di distrazione dalla musica, dalle onde, come quando si sente una voce o si guarda la persona cantare. 
    
    Qui cantano strumenti che con le loro voci sembrano emulare volontariamente o inconsciamente e tutto dipende da ciò che viviamo nel presente, poiché questo evento è stato costruito in modo da cancellare totalmente il concetto di aspettativa. 
    Si potrebbe trasportare tutto su un piano quotidiano, trasformare i suoni in parole, togliere l'aspettativa di un programma giornaliero come può essere la routine incatenante e vedere come l'esperienza possa diventare archetipo di un atteggiamento nei confronti della vita che toglie di mezzo ciò che di superfluo pesa e rovina ogni nostro passo-pensiero-atto e soprattutto la nostra vera coscienza. 
    
    Il silenzio dei chiostri del museo sembra assorbire ogni rumore
      Lo scalpiccio lontano sparisce tra luci e fotografie in scala di grigi
      Che tappezzano tutti e quattro i lati dello stesso 
    Vacanze Intelligenti
    arte e artisti nelle foto della Biennale di Venezia 
    un percorso attraverso l'arte contemporanea
      mentre il tempo di attesa si consuma.
    
    La Sala delle Colonne 
    Un percorso verso un Velo di Maya non troppo spesso
È troppo facile riuscire a vedere ciò che non si dovrebbe
      E poi il buio. 
    
    Mare argenteo
  E noi a chissà quanti metri di altezza
      Non esiste altro intorno e non ci sono nuvole
      Nella non-luce il velo non esiste. 
    Sobbalzo di luci
      Nella fabbrica in funzione
      Rapsodia percussiva
      In mezzo al traffico della città e di noi. 
    
    Lo studio di un orologiaio che odia il tempo
      La pancia di un sottomarino
      Una sonda vagante nello spazio
      Nessuno ha più controllo su di essa mentre scopre nuovi suoni. 
    Precipitare nel rosso senza vuoto allo stomaco,
è il suono idea già esistente che dirige il maestro. 
    
    Dissonanze necessarie
      Fino a fondo sala
      Con un solitario clarinetto
      Di respiro e fatica è la sua voce. 
    Fabbrica ovattata, cupa
      E ovattata, ancora.
      Caos della macchina
      Buco nero virtuale la cui orbita è straordinariamente rapida
      E il suono pertanto più acuto.
      
      Risucchiati e rigettati. 
    
    Giocare a palla con i suoni
      Nel tre
      Tre in uno e viceversa
      Dal due infinitamente nasce il tre
      E infinita è la sintesi nell'uno.
      Creazione del tempo e di ibridi di voci
      Striscianti su tubi malsani
      Tesori che affondano nel torbido blu troppo Prussia
      Visioni da specchio distorto da putridume 
    Il moto del curioso che cerca di vedere
      Attraverso qualsivoglia specie di barriera;
      api di primavera
      treno sbuffante di vapore. 
    
    Il tribale convertito al timbro e ritmo industriale
      Creazione della macchina umana
      Parla
      Vita penetra nella macchina con nuove sinapsi
      Il tempo creato è scandito. 
    Movimento multisfaccettato e inganna l'illusione dell'occhio lento
      Chitarra spezzata
      Fiamme silenziose scivolano sopra ad un vetro
      Righe di suoni dolorosi
      Campane. 
    Buio ancora. 
    
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    Foto tratte dalla giornata di prove 
    Sito web Sincronie
    Reports delle precedenti edizioni: 2005 - 2006 
    PROGRAMMA:
     Martedì 16 Ottobre 2007 ore 21 
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci 
Sala delle Colonne - Via San Vittore, 21 Milano 
In collaborazione con 
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano 
Fondazione Banca del Monte di Lombardia 
Swiss Music Center 
Ricordi 
Otolab 
Avete ascoltato 
Alvin Lucier 947 per flauto e oscillatori sinusoidali 
Sincronie The Enigma Machine per suoni elettronici 
Raphaël Cendo Scratch Data per percussioni e suoni elettronici 
Giovanni Verrando Musikplastik per tre gruppi orchestrali elettrificati 
Charles Ives The Unanswered Question (overclockd remix) per flauto chitarra e suoni elettronici 
Giacinto Scelsi dai tre Studi per Clarinetto in Mib n. 1 e n. 2 
Massimiliano Viel Segnali e Rumori per tre percussionisti e suoni elettronici 
Hugues Dufourt La cité des Saules per chitarra elettrica 
Yan Maresz Circumambulation per flauto 
Riccardo Nova Thirteen 13x8@terror  generating deity the ultimate reality per sette musicisti e suoni elettronici 
Fausto Romitelli The Nameless City (excerpt) per orchestra d'archi e campane 
Direttore 
Giorgio Bernasconi 
Flauto 
Manuel Zurria 
Clarinetto 
Nicola Zuccalà 
Chitarra Elettrica 
Andrea Menafra 
Percussione Solista 
Michele D'Urso 
Symbola Percussion Ensemble 
Pino Basile - Tommaso Cotrufo - Gabriele Maggi 
Scenografia 
Christian Sylva 
Luci 
Tonylight (Otolab) 
Associazione Sincronie 
Presidente Onorario 
Giovanni Iudica