MI AMI 2007 @ Circolo Magnolia – Milano, 8 – 10.06.07

Text by Gilly_Sephira - Pics by Drex

Il risveglio del ventre dell’indie rock all’italiana si è tenuto in tre giorni consecutivi (da Venerdì 8 a Domenica 10 Giugno) presso il noto Circolo Magnolia in zona Idroscalo a Milano.

Sarebbe stato molto difficile seguire tutte le performance facendo a mo’ di pendolari impazziti tra i due palchi, La Collinetta e il Sandro Pertini, soffermarsi ad ogni stand in così poco tempo, pertanto aprirò delle parentesi sulle sonorità che più hanno colpito la curiosità e le orecchie di Drexkode.net.

All'arrivo Lele Battista, raccomandato dall'obiquitario Afeman.

Sicuramente i Bachi da Pietra, un nome che non può fare altro che attirare la curiosità dell’ascoltatore; sono Giovanni Succi (ex Madrigali Magri) e Bruno Dorella (Ovo, Ronin, ex Wolfango). Un duo che sa creare atmosfere e sonorità piene più di quanto possano fare altri gruppi più numerosi e con la disponibilità di utilizzare strumenti più vari.
L’importanza della parola tagliente, il flusso di coscienza che si sviluppa su un ritmo semplice, ma sufficientemente sviluppato da provocare quel leggero effetto ipnotico necessario per seguire le parole, che scivolano come le dita sulle corde di una chitarra e allo stesso modo pestano dei tasti che nella mente della normalità sono lasciate vittime della polvere. Si descrivono immagini, suoni, sensazioni, sinestesie complicate, contraddizioni, frammenti veloci, con un tono simil poetico che non è destinato all’eloquenza ermetica o all’illusione, ma a qualcosa di tremendamente reale.
Bisogna avere il coraggio di non guardare più in quel nulla dove siamo incastrati e vedersi.

Sul palco La Collinetta vediamo anche i Grimoon, banda dandy che varca in continuazione i confini tra inglese, francese, italiano e confini tra sonorità diverse e a volte indecifrabili. Un grottesco quadro di avanguardia in movimento, incastrato in uno spazio piccolo quale era questo palco, che però contribuiva a rendere più surreale e ordinatamente disordinata l’esibizione. C’era spazio anche per un piccolo videoproiettore le cui immagini accompagnavano ogni pezzo (i cortometraggi sono creazione del gruppo).
Musica difficile da inquadrare, rock, ibrida, avanguardistica, bizzarra, ironica… Ma non è detto che sia obbligatorio chiuderla nel barattolo del “genere”, perché finirebbe per uscire spaccando il tappo a testate.

La nostra conclusione ufficiale sono stati gli Offlaga Disco Pax, penso che in questo contesto non potessero esserci molte performance migliori o similari per chiudere in bellezza.
Max Collini, Daniele Carretti, Enrico Fontanelli, ovvero una bella pietra gettata nelle acque del lago più piatto e al contempo più torbido che si possa immaginare. Ciò che si agita invisibile sotto questo specchio apparentemente innocuo verrà inevitabilmente scoperto.

Parole.
Significato.
Capire.
ASCOLTARE

È molto raro che oggigiorno l’orecchio abbia voglia di ascoltare ciò che un pezzo musicale ha da dire.
La rinascita di un periodo che ormai appartiene ad un passato che si fa sempre più lontano e che difficilmente tornerà a vedere la luce, fotogrammi color seppia che sembrano ancora più lontani se si confronta ciò che era il mondo 30-40 anni fa e ciò che è ora, sempre più macchinoso, abitudinario, aggrappato come un parassita a falsi valori e all’apparenza, ancora più meschina di ciò che cade sotto il dominio della Luna. Ed è proprio in questa atmosfera da ventunesimo secolo che echeggiano i racconti di questi ricordi in un certo senso ancora vivi: la scuola, la rivoluzione, la Praga capitalizzata, Robespierre flusso di memoria, la vita del busto di Lenin in quel di Cavriago……
Musicalità che incanta, minimale, malinconica, struggente, piena di suono che quasi toglie il fiato come in Tono Metallico Standard.
Spontaneità di espressione che lascia di stucco e va oltre il significato precostituito e vuoto che siamo abituati a dare oggigiorno alla parola politica.

Molta parte del tempo è stata dedicata alla passeggiata di rito tra gli stand, parte comunque attiva dell’evento, tra cultura, parole e musica al di fuori di quella già proposta nei due palchi.
Tantissimi fumetti underground, libri, etichette con i propri CD in vendita, gadget, accessori, creazioni di pezza, angoli conquistati da gruppi come gli LT81 (grazie per la torta e buono il demo) che permettevano di ascoltare i propri demo e che a mio parere avrebbero potuto benissimo guadagnarsi uno spazio sul palco e fare una figura migliore rispetto ad altri gruppi; poesie (raccolte nell'antologia regalata da Motherfuckart.it), riviste come La Scimmia basata principalmente sulle ossessioni dell’umanità in vista del Kali Yuga del 2012 etc…

Sulla strada del ritorno si fantastica su come potrebbe risultare un simile evento dando spazio al fronte elettronico e più sperimentale (due aspetti che ci si aspettava di incontrare in un contesto indie).

Chissà…

by Gilly

MIAMI 2007 organizzato da ROCKIT

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