The Big Sleep
@ FOA Boccaccio - Monza, 21.04.07
Report by Gilly - Pics by Drex
Chi se l’aspettava una serata così tranquilla al Boccaccio? Dopo i colori e i festeggiamenti della settimana scorsa (di cui rimangono i filamenti nell’aria in senso letterale), si è giusto pensato di organizzare un evento molto più soft, riposante, rilassante, ambient: il Big Sleep.
Il nome dice tutto soprattutto quando si nota che parte della sala è coperta da una macchia di materassini e brande, che avrebbero adempiuto alla propria funzione man mano che si sarebbe fatta notte inoltrata/mattino.
Anche la musica ha rispettato la tempistica umana; l’inizio serata è stato più ritmato, con melodie più sveglie, per intrattenere e magari coprire il brusio di chiacchiere che ci sarebbe stato fino ad una certa ora. Suoni di chitarre puliti, beat che si mantengono regolari cosicché rimanga uno stralcio di ritmo per un minimo di handbanging, distorsioni… Interessante l’ibrido di Scum e soci, dalla violenza di Filthy Generation a suoni più ambientali, sempre con un po’ di disturbi in sottofondo, forse un po’ troppo improvvisato in certi punti, ma comunque adatto ad accompagnare le relazioni sociali.
A poco a poco le ore della notte si accumulano e si entra in un universo ambient e no beat che va oltre la semplice definizione di ipnotico. In particolare Afeman e Davide del Col (Echran), dove anche l’ascolto e la visione da parte di chi scrive e ha fotografato si sono immersi nello spazio degli occhi chiusi; sequenze che diventavano cerchi e la brandina magicamente non era più di ferro, o era il corpo/mente ad essere più leggero?
A fare da contorno al riposo delle membra e alla musica c’erano dei visual proiettati giustappunto sul soffitto, quello più piccolo mi ricordava dei video di Andy Warhol, del tipo telecamera che segue il paesaggio velocemente (un pochino veloce per sonorità ambientali); l’altro, più esteso, era composto da figure fluide colorate, cerchi, eclissi, figure geometriche che si mescolavano, si univano, si separavano, implodevano… Lo stand di Afe Records, in cui ho notato che le custodie di alcuni album sono davvero originali, stuzzicano molto l’aspetto del collezionismo e infine un banchetto in cui veniva servito il rinfrescante e dissetante carcadè.
Sottolineo inoltre il flauto traverso utilizzato da Hyena in un’esibizione con Scum, è importante che gli strumenti tradizionali non vengano dimenticati!
Si sono esibiti nel corso della serata: Sparkle in Grey, Sil Muir (A. Ferrarsi/A. Marutti), Scum, Opium (Sola Transiatio), Hue (Sparkle in Grey), Davide del Col (Echran, Ornament), Figli di Diapa (A034, mbst8, Hyena), Andrea Ferrarsi (UR, Airchamber 3), Amon (Andrea Marutti), aal.
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QUI IL PROGRAMMA
ALTRE PICS:
BIG SLEEP 1
BIG SLEEP 2
BIG SLEEP 3