SIGMA TIBET - COX 18 (MI) 8/11/05

Seratina coi fiocchi nel tempietto controculturale cybernetico di Milano, di questi tempi presenta una succosa mostra allestita all'interno. "Beat hippy autonomi punk. Una mostra sulle controculture e i movimenti che, a partire dagli anni Cinquanta, hanno popolato la nostra vita, hanno segnato il tempo e sognato di lasciarselo alle spalle ("Il tempo è un'invenzione degli uomini che non sanno amare"), hanno stravolto il modo di vivere (politica compresa) e tentato di separarsi dalle separazioni per allargare l'area della coscienza e dare l'assalto al cielo.." http://www.cox18.org

alle 23:15.cazz.. chiuso.. freddo.. che fò? Mi dirigo al 65mq.. un po' deserto per la verità ma si rimedia Zero due.. giusto per sapere che c'è Violetta in giro.. e pure un'altra che pare una bambola di lattice da 4 dollari.. che s'ammazzassero davvero una buona volta queste "femmine suicide".

Sempre a conferma delle connessioni psikowireless io e misia ci incontriamo di nuovo senza mai saper nulla dell'altro. c'eravamo.. per questo evento.. ci dirige in fretta verso lo scantinato.. dove la sezione punk risveglia ricordi che, con un pizzico di soddisfazione, alla vista di Lydia Lunch, Crass records, Wretched e il Virus penso.. io c'ero....!!

Il buon Misia si rosica pensando che quando vagava infante per Porta Venezia questi giovani colorati gettavano i semi del suo futuro!!

Si riguadagna la luce superiore, quello è talmente alto che a vederlo da dietro pare un CyberNosferatu Post-Moderno.

L'intimità del COX18 è la sua caratteristica

L'alto banco di regia.....

Mentre un popolo morto si masturba ancora di fronte alla tv con la dicotomia rock\lento, come se ci fosse differenza, entrambe facce di una patacca musicale coniata nella merda. Noi preferiamo i Sigma Tibet.. li ricordo nei '90, al Leo e in un festival Sesto S. Giovanni, trancerecci allora...... poi persi di vista.. mi ricordo le mani che si muovevano sopra una Roland MC505.. poi . il buio..... ricompaiono...

Eccoli... Paolo Gozzetti e Michele Castellani, in arte Starsky (Paolo) e Michel One (Michele). C'è un terzo elemento alla voce... se sia il loro compagno di merende o il leader di una nota band italiana presa in prestito poco importa. l'effetto lo fa.. il palco se lo piglia tutto, incita al ballo, lui che pare snodato come il Big Jim.....

Sono un crescendo di generi... Da una techno\house di matrice minimal che li porterebbe ad allacciar rapporti anche a Colonia... in fondo guardatevi Justus Kohnke... questo nostro possiede il palco persino meglio.... .Vocalizzi electro... campioni rap su di ottava...... pare parta il mio 7" del '79, un frammento Michael "don't stop til you get enough" Jackson. gira un piano house... alla paga dei chemicals.. . radici punk e pure più indietro in un "I wanna be your dog" .

c'era anche un Korg ms20 per effettucci qui e là..

Il suono scorre sui canali, come l'Adda e il Ticino, non come i Navigli perchè son pieni di sabbia, s'avventano su un mixer Soundcraft che dona più gioie di una donna coperta di capezzoli....

Dicevo un crescendo perchè la scaletta è lunga, sfoggiano tutto il loro bagaglio di quasi quindici anni, parte il treno beat che si fa big.. davanti è un bel movimento.. incita al sudare.. ma pare che i Milanè siano spesso restii a bagnar la camicetta.... invece a me quel suono infesta il canale scolmatore del cerume.... e già li vedo dissolversi nelle mie ennesime visioni.. dove la psiche butta fuori i flaps e si stacca da terra.... pela via i primi strati di una realtà che pare una cipolla... ricordando i poeti chimici del '68 che per far simili viaggi si dovevano scolare un bourbon lisergico....

Ad un certo punto parte pure la TB303 e la fusione del nocciolo dei miei pensieri s'invola verso i lidi delle colate di magma poetico, ritorna lo spettro di oblivion che si materializza in forme luminose, se il timbro è il colore del suono, questi suoni, diretti in ogni direzione, li riprendo col terzo occhio....

poi ci si avvia al termine, tutto crolla, precipita, si dissolve, l'elettronica fa brutti scherzi...... è finita... il frontman si piglia pure il lusso finale di mandare affanculo pure quelli che non si sono mossi....... c'hai ragione cumpà.....

Partono due dj, la saletta la riprendono alla grande, Killing joke.. Wardance..... da fuori mi giungono più volte vibrazioni electroclash, già l'ho scritto l'altra volta che Vitalic mi pompa come una Michelin, scappo per non saltare in aria.......

In libreria c'è materiale in abbondanza, la roba della Shake ed. sarebbe tuta da rubare a piene mani, no poveracci, acquistavo alla Calusca di Porta Ticinese, nel Neolitico, primi numeri di decoder in archivio, potrebbero farmi socio sostenitore, col saggio su hippie, punk, squatter e raver mi ci cucino l'emisfero destro, quell'altro lo faccio bollire leggendo No Copyright, do i 25 euro al cassiere che mi sa che è più controculturale di tutta la mostra là fuori e me ne vò...

Ore 4.. dopo aver cercato invano la yena666.. almeno me la presentasse.. niente sparito.. pure zaraaa che era comparsa... ma che andate a dormire così prestoo...mi vien male pensare il fratellino minore Misia solo in preda al freddo della Milano che non spara più.. se non per le cazzate del Sindaco & Co.mari... lo carico in auto e con l'argomento lavoro e flessibilità ci dirigiamo ognuno nella propria alcova. lo scarico.. giro a 22 Juno Reactor e prendo la via di V.le Monza. alla vista dei fari del deposito di rifiuti impenno di 15 gradi la Drexmobile.... giù i motori... atterro....

Buonanotte. era il 18 novembre 2005.. Cox 18.. un report.. mi mancava.

sigmatibet

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