CD: OIL 10 - Beyond (Funkwelten, 2006)

Gli osservatori astronomici di Mauna Kea battuti dal primo Sole si stagliano sulla volta celeste priva di nuvole dopo una notte di nuove avventure nelle profondità spaziali, oltre, ma andando a ritroso nel tempo, Gilles Rossire esce da lì con quelle che sono le sue nuove scoperte: un retrofuturismo electro fagocitante e catchy. Oil 10 ci ha abituato in passato ad exploits electro contaminati, gli albori mescolati ad idm, l'approdo finale della maturità di "Arena" e il suo mood palesemente urbano, coronato da quel Lost in Metropolis, uno dei più bei hit da club che la scuola francese ci abbia donato. "Beyond" è invece un disco di larghi scenari, funzionale colonna sonora di films fantascientifici di registi memorabili, danze fra piattaforme e moduli di astronavi, echi di voci di trasmissioni lontane, progetto SETI in ascolto fra bordate laser. Il suono vecchio e nuovo della sintesi di Rossire si cristalizza in electro di classe sopraffina, in cui si sentono sia influenze kraftwerkiane mediate dalla spazialità dei Tangerine Dream, sia tutto il bagaglio artificial intelligence e l'electro-pop in tutta la sua parabola fino alle odierne tendenze, il telescopio di Oil 10 indaga e capisce ovunque si posi.
In questo ammasso di galassie l' iniziale "Synchro 4 all" è l'incipit robotico che indica il nuovo corso, danza fra due cyborg su un meteorite addobbato che prosegue la corsa nell' interstellare "High adventure" in cui subentrano strati melodici più accentuati, dilatanti e arcanamente fischianti, dando la chiara impressione che "Arena" fosse un disco terrestre e "Beyond" galattico, in uno scambio di fluidi corporali fra i due, come nell'allunnaggio cibernetico di "Tele Tone". In "Grand Illusion" e "Far & Away" ormai si è in quota fra cori celesti, un'eleganza d'impatto degna di Strauss e della psiche cvonturbante di Kubrick in un Odissea nello Spazio dove melodie enigmatiche si inseguono fra i beats che sanno diventare piuttosto acidi come in "X Fleet" che è un electro alla miglior LFO. Questi paesaggi sterminati proseguono con un mood ambientale rimandante Global Communication, come nell'incipit di "Departure" o in "Boarding Pass". Il bpm aumenta in "Mach III", uno dei migliori hits da dancefloor del disco, che dimostra la perfetta padronanza di Rossire di tutto lo spettro elettronico degli ultimi venti anni. "My neighbor hayao" conclude con una chill out degna dei maestri passati, polvere di stelle.
"Beyond" è un disco sensazionale in cui ogni brano è un potenziale hit, frutto di capacità fuori dal comune che saggiamente non vengono disperse da Rossire, mantenendo una parsimonia nelle uscite che giova senz'altro alle sue enormi qualità compositive, condite da una conoscenza storica dell'elettronica che strasborda da tutti i pori. Fuoriclasse, un viaggio da non perdere.

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